Le prime notizie vaghe sul territorio di Isola
delle Femmine, risalgono al periodo punico,
quando le navi cartaginesi navigavano per tutto
il Mediterraneo, colonizzando le coste e
commercializzando.
Pare da alcuni ritrovamenti archeologici che
anche il territorio di Isola e l'Isolotto,
siano stati meta delle navi cartaginesi che ne
avrebbero fatto una piccola colonia.
Nel 1799, nel territorio di Isola c'era soltanto
la chiesetta (realizzata intorno al 1400) e
l'edificio della tonnara (risalente al 1176),
ma nei primi dell'800 il paese, sorto come
tonnara al servizio dei pescatori di Capaci,
si sviluppò progressivamente, fino a registrare
un insediamento stabile di pescatori nel 1813.
Sorsero così cinque strade parallele che
corrispondono alle attuali via Mazzini, via
Cutino, via Di Maggio, via Roma e via Romeo, e
due piazze: Piazza Umberto I e Piazza XXI Aprile.
Ai lati di questo primo nucleo urbano, vi erano
il Piano Levante e il Piano Ponente, usati per
stendervi le reti.
Nel 1831 il paese, che allora si chiamava Tonnara,
fu riconosciuto come frazione autonoma con a capo
un "eletto".
Finalmente, grazie all'interessamento del conte
di Capaci, in forza al real decreto del 18/06/1854,
la borgata di Isola delle Femmine fu staccata da
Capaci ed elevata a Comune, a decorrere dal
1 Gennaio 1855.
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